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19 luglio 2019: La vittoria di Scurati allo Strega non è una vittoria del fascismo

Il titolo basterebbe a spiegare la questione. Perchè si può credere che alcune persone, sapendo che si tratta di un libro su Mussolini e facendo uno più uno con la situazione attuale crederebbe che anche dentro la cultura e nel suo premio più importante si sia dato spazio ad un libro che possa avere delle aderenze con la società politica attuale. Niente di più lontano dalla realtà.
Antonio Scurati ha vinto il premio perchè ha fatto un bel libro non solo a livello di scrittura, ma perchè non ha scritto la solita porcheria nostalgica come si potrebbe fare per lisciare il pelo ad un certo ambito della società italiana. Antonio Scurati ha scritto un libro veramente bello perchè da una parte offre uno spaccato della società italiana quando Mussolini ha intrapreso la sua vita di direttore di giornale e poi di Duce del Fascismo in Italia ma soprattutto nella Italia monarchica dei Savoia. Mentre dall’altra è un alto lavoro di documentazione e di analisi del tempo fatto con reperti del tempo e che non possono certo essere distorti da una voglia di sensazionalismo che porterebbe alla vittoria ma poi alla vergogna per aver fatto un libro solo per vincere dei premi. Con il difetto di aver falsificato i reperti storici documentali.
Prima di condannare uno scrittore per aver fatto il lavoro che ha fatto, sarebbe meglio leggerlo il lavoro che ha fatto e poi dare dei giudizi. Pur con il tempo che trovano e che lasciano.

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1 luglio 2019: Non si può telecamerare tutto. Bisogna essere onesti

In principio era la sicurezza. E la sicurezza per un governante è stato sempre un cruccio da un lato per se stesso dall’altro per i suoi sottoposti. Quando la società si è evoluta anche la sicurezza si è evoluta. Con la polizia e i suoi metodi più o meno contemplati dalla regolarità nei diversi paesi del mondo. Con il controllo della gente e con la capacità di prevenire i danni prima che venissero messi in opera.
Adesso siamo al bivio per cui la sicurezza è diventata la storia un poco farlocca di uno scrittore che si chiamava Orwell per cui adesso tutto quanto viene telecamerato e registrato, dall’occhio del Grande Fratello. Ma perché si è arrivati a tutto questo intercettazioni comprese? Perché la gente è sempre più alla caccia di quello che non può ottenere, e cerca di ottenerlo anche quando le condizioni più o meno fisse non lo permettono. Bisognerebbe iniziare a capire che più il tempo scorre più sarà difficile ottenere quel che si vuole con le cosiddette scorciatoie. Perchè alla fine una telecamera ti beccherà con le mani nella marmellata e tu non potrai tanto difenderti. Video canta. Meglio smettere di cantare stonati. E di essere disonesti.

15 giugno: I minibot e il bypass mascherato sull’Euro

Io in un certo senso non sono un grande ne blogger ne giornalista. Perché come giustamente mi ha insegnato un grande della letteratura come Andrea Camilleri nella vita ciò che conta è l’esperienza. E’ importante la cultura, sapere la storia e le altre branche della conoscenza. Ma quello che più conta nella vita è l’esperienza. E dopo più di trenta anni e passa di vita ho quel piccolo bagaglio di esperienza per, credo, valutare le cose più o meno accuratamente.
Attualmente nelle cronache economico-politiche del paese è ventilata l’ipotesi di mettere i circolazione i cosiddetti mini-bot. Che sono dei Buoni Ordinari del Tesoro, da qui l’acronimo BOT, di taglio più piccolo rispetto a quelli che vengono fatti circolare nei mercati a pegno dei soldi che le persone e le banche investono nel nostro paese. Ma alla sintesi della questione cosa sono alla fine? Ne più ne meno che dei titoli di credito che vengono messi in circolazione dalla Banca d’Italia come valuta nel paese. Ebbene si la parola valuta è venuta fuori. Perché valuta non sarebbero solo loro, ma anche sono nella realtà comune l’Euro in tutti i suoi tagli.
A questo punto cosa può portare a dire la logica? Che i Mini-Bot potrebbero essere una seconda valuta in commercio nel paese che, guarda caso, potrebbe togliere di mezzo la valuta attualmente usata corrente nel paese per pagare quello che va pagato dai negozi fino a qualsiasi altro ente economico. Quindi si potrebbe configurare il caso che quei Bot tipo banconota ad un certo punto potrebbero sostituirsi all’Euro, visto che per le persone comuni avrebbero lo stesso utilizzo.
Mi piace parlare al Leghista Borghi, perché sembra essere lui quello più volenteroso a metter in campo il progetto dei Mini-Bot. E a lui voglio dire di piantarla di considerare la gente più scema e più cerebrolesa di quanto possa sembrare. Perchè per quanto mi riguarda non mi metterei in tasca dei titoli di Stato che allo stato attuale mi renderebbero più povero di quello che posso essere, visto che i nostri titoli nei mercati del mondo non hanno nessuna resa essendo al limite della spazzatura per tutte le agenzie di rating. Poi non si tolga il fatto che sono abituato ad aprirmi al mondo, piuttosto di chiudermi in me stesso non avendo un titolo di credito che mi porti ad avere a che fare con il mio prossimo al di fuori di casa mia.
Caro Borghi, smettila di essere il so tutto io dell’economia in Italia.

Salone del Libro 2019: quello che non è entrato dalla porta è passato dalla finestra

Il Salone del Libro di Torino 2019 ha avuto un grande protagonista: il libro di Salvini dell’editore Altaforte. E si tratta di un libro che nel Salone ci è entrato senza far parte dei libri in esposizione. Ce lo ha portato la sua scrittrice, pagando il biglietto di entrata al Salone, come qualsiasi lettore. E non si sa come mai quel libro è rimasto e rimarrà nella storia quasi sicuramente per essere stato un libro rifiutato dal Salone del Libro. Più antinomia di questa non si poteva trovare.
Ma alla fine questo è successo. Senza contare la querela o credo le querele che l’editore di Altaforte Polacchi si sta prendendo per tutto quello che è saltato fuori. Alla fine quindi ci si ritrova in un Salone che può aver fatto tutti i numeri economici di questo mondo, ma non ha fatto a mio avviso quello che veramente doveva fare: diffondere cultura. Compresa quella che non fa parte del sentire generale ma è pur sempre cultura. E’ pur sempre un libro che adesso è blasfemia, ma diventerà certamente domani libro di lettura corrente. Con tutti i difetti del mondo, ma lettura corrente.

Blogosfera del 13 febbraio 2017

IL GIORNALE DELLA GIORNATA:

LE LETTURE:

LE RECENSIONI:

Film: “Arrival” di D. Villeneuve

POETICANDO:

Estasi

Blogosfera del 7 febbraio 2017

IL GIORNALE DELLA GIORNATA:

LE NOTIZIE DI CRONACA:

Mattarella al Quirinale incontra i giovani magistrati in tirocinio

IL PIU’ E IL MENO:

Post it

L’affermazione di oggi…

Io credo che Carlo Conti…

Blogosfera del 31 gennaio 2017

IL GIORNALE DELLA GIORNATA:

LE LETTURE:

LE INTERVISTE:

Intervista duplice di Maurizio Costanzo e Maria de Filippi

IL BLOG DI MATTEO BAUDONE:

L’editoriale di oggi

Blogosfera del 28 gennaio 2017

IL GIORNALE DELLA GIORNATA:

LE LETTURE:

LE RECENSIONI:

TV: “Cavalli di Battaglia con Gigi Proietti” su Raiuno

ZIPALTONE:

Pensiero numero centoquarantasette

Blogosfera del 26 gennaio 2017

IL GIORNALE DELLA GIORNATA:

LE LETTURE:

GLI EDITORIALI:

L’educazione nel tempo e la nuova conoscenza

LE STORIE:

L’uomo inquieto

Blogosfera del 24 gennaio 2017

IL GIORNALE DELLA GIORNATA:

LE LETTURE:

IL VIDEOBLOG:

La colonna sonora di “Schindler’s List”

GLI EDITORIALI:

La prospettiva del voto e le condizioni attuali