Il Salone del Libro di Torino 2019 ha avuto un grande protagonista: il libro di Salvini dell’editore Altaforte. E si tratta di un libro che nel Salone ci è entrato senza far parte dei libri in esposizione. Ce lo ha portato la sua scrittrice, pagando il biglietto di entrata al Salone, come qualsiasi lettore. E non si sa come mai quel libro è rimasto e rimarrà nella storia quasi sicuramente per essere stato un libro rifiutato dal Salone del Libro. Più antinomia di questa non si poteva trovare.
Ma alla fine questo è successo. Senza contare la querela o credo le querele che l’editore di Altaforte Polacchi si sta prendendo per tutto quello che è saltato fuori. Alla fine quindi ci si ritrova in un Salone che può aver fatto tutti i numeri economici di questo mondo, ma non ha fatto a mio avviso quello che veramente doveva fare: diffondere cultura. Compresa quella che non fa parte del sentire generale ma è pur sempre cultura. E’ pur sempre un libro che adesso è blasfemia, ma diventerà certamente domani libro di lettura corrente. Con tutti i difetti del mondo, ma lettura corrente.
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E’ o non è ora di fare qualcosa per noi e per il nostro mondo?
In epoca di grande tecnologia e di grande scienza si potrebbe dire: “Chi se ne frega? Faremo da soli!” Ma ahime non è possibile. Noi ci crediamo qualcosa di onnipotente e onnipresente su questo pianeta chiamato Terra. Ma siamo solo un piccolo particolare che nel tempo ha preso grande piede. E siccome crediamo nei numeri, il fatto di essere più di 7 miliardi ci da in diritto, sembrerebbe, di dettare legge in tutto e per tutto. Mentre invece dovremmo essere sempre più coscienti che siamo, come tutte le specie animali del pianeta, soggetti alla legge naturale che regola l’equilibrio di ogni cosa.
Già è un passo avanti che si stia bandendo quella cosa così pericolosa che è la plastica e le sue microparticelle che si sono diffuse nei pesci tramite la nostra vergognosa spazzatura. Ma non è abbastanza. Non sarà mai abbastanza. Ed è giusto che non sia cosi. Perchè le cose sono due: o ci diamo un motivo di come ci estingueremo a breve dato che siamo dei voraci distruttori, oppure iniziamo a darci una regolata, partendo da quei governanti arroganti e str**zi che si credono più divinità dei faraoni dell’antico Egitto. Questo 21 secolo deve essere e sarà il secolo in cui noi ci diamo una regolata tutti e iniziamo noi per primi, nel nostro piccolo, ad essere sostenibili per il nostro ambiente. Fino a quel momento, unto di gomito. E fino a quando le cose non sono a posto si china la schiena e ci si da da fare. Senza che ci siano dei bambini ad insegnarci ad avere giudizio e raziocinio. Siamo o non siamo esseri senzienti?
Blogosfera del 29 ottobre 2016
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