La funzione moderna della televisione

Il mezzo televisivo è stato e indubbiamente rimane un potente mezzo. Riesce ad arrivare molto più potentemente, chiedo scusa per la ripetizione, ma meno pervasivamente della radio, la sua lontana parente. Offre sia una esperienza visiva che una esperienza auditiva, cioè fa vedere e ascoltare in contemporanea. E negli ultimi anni ha subito una radicale trasformazione, inglobando il digitale ad un passato analogico, in cui era solo un meccanismo fisico e basta.

Più che funzione moderna, si dovrebbe parlare di funzioni al plurale. Perché a seconda dei diversi momenti in cui entra in azione, offre risultati differenti. Aver ampliato lo spazio con i canali digitali, ha dato più contenuti differentemente da quando i canali erano solo i 9 principali del telecomando, Rai Fininvest e qualche network privato. Ha permesso per esempio ai bambini di avere la propria programmazione separata rispetto agli spazi che i canali nazionali davano limitati orariamente nel loro palinsesto. Di cui ricordo la tv dei ragazzi della Rai e BimBumBam di Fininvest.

Ma si può anche fare un passo avanti, e mi scuso preventivamente con i lettori. Per chi ha sempre avuto bisogno di stimoli particolari, adesso esistono canali unici dove poter soddisfare le proprie voglie. Dalla pornografia fino allo shopping e alla cucina. Ma anche viaggi e adrenalina e motori vari.

Non si può citare internet, che permette una fruizione più amplificata e più capillare. Ma la televisione non può non essere annoverata tra quei mezzi che sono sopravvissuti cambiando qualcosa della loro struttura. E non parlo solo dell’aver abbandonato il tubo catodico per i cristalli liquidi e per il plasma. Ma aver spaziato il più possibile all’interno del mondo della conoscenza comune. Offrendo ai singoli spettatori il proprio contenuto preferito. In piena continuità oraria su canale singolo dedicato.

(Foto: https://pixabay.com/it/photos/nero-pulsante-comunicazione-21166/)

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