Il titolo basterebbe a spiegare la questione. Perchè si può credere che alcune persone, sapendo che si tratta di un libro su Mussolini e facendo uno più uno con la situazione attuale crederebbe che anche dentro la cultura e nel suo premio più importante si sia dato spazio ad un libro che possa avere delle aderenze con la società politica attuale. Niente di più lontano dalla realtà.
Antonio Scurati ha vinto il premio perchè ha fatto un bel libro non solo a livello di scrittura, ma perchè non ha scritto la solita porcheria nostalgica come si potrebbe fare per lisciare il pelo ad un certo ambito della società italiana. Antonio Scurati ha scritto un libro veramente bello perchè da una parte offre uno spaccato della società italiana quando Mussolini ha intrapreso la sua vita di direttore di giornale e poi di Duce del Fascismo in Italia ma soprattutto nella Italia monarchica dei Savoia. Mentre dall’altra è un alto lavoro di documentazione e di analisi del tempo fatto con reperti del tempo e che non possono certo essere distorti da una voglia di sensazionalismo che porterebbe alla vittoria ma poi alla vergogna per aver fatto un libro solo per vincere dei premi. Con il difetto di aver falsificato i reperti storici documentali.
Prima di condannare uno scrittore per aver fatto il lavoro che ha fatto, sarebbe meglio leggerlo il lavoro che ha fatto e poi dare dei giudizi. Pur con il tempo che trovano e che lasciano.
19 luglio 2019: La vittoria di Scurati allo Strega non è una vittoria del fascismo
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