È della cronaca dei giornali un caso molto eclatante: un gruppo di persone faceva letteralmente il lavaggio del cervello a dei bambini. A parte il colpire dei bambini, ma fare il lavaggio del cervello non è una cosa poco decorosa?
Riviene alla mente un film dove nella America anni 20 una mamma si vede portare a casa propria dalla Polizia un bambino che si spacciava per suo e che la Polizia riconosceva suo ma che non era suo. E allora lei si mette a lottare con la Polizia che in quel momento era una sorta di potere occulto della società. E la sua lotta la porta ad essere internata nel manicomio femminile senza apparentemente possibilità di uscita. Ma alla fine le cose, come in tutti i film di Hollywood, si aggiustano anche se il bambino non si trova.
Perchè questo paragone cinematografico? Molto semplicemente perché è la prima cosa che mi è venuta in mente quando ho saputo di questa storia. Praticamente un parallelismo congiunto. Per il resto, la cosa non è altro che una vergogna. Assoluta. E si spera che la magistratura faccia luce su tutta la vicenda anche per tutto quello che intorno alla struttura demoniaca, mi si passi il termine, gravitava e perrmetteva che si facesso tutto lo sporco lavoro di lavaggio infantile.
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11 luglio 2019: Non si parla di politica in certe situazioni. È una cosa che annoia?
Francamente si può rispondere in due modi diversi. Da una parte un si, perchè è qualcosa che trita e ritrita ripete solamente le solite cose. Dall’altra parte no, perchè la politica è come il calcio per gli uomini: un argomento infinito e autonutrito.
Ma andiamo con ordine. Si parte da un assunto molto importante: destra e sinistra oggigiorno quasi non esistono più. Una volta esistevano i comunisti che combattevano contro i reazionari e i fascisti, o neo fascisti che dir si voglia. Poi esistevano i democristiani, cioè i reazionari, che combattevano contro comunisti e fascisti e socialisti. E via dicendo, cioè partendo da una estrema destra del Movimento Sociale Italiano, per poi passare ai liberali, poi i democristiani poi i socialisti e poi i comunisti e alla fine gli anarchici e i brigatisti, anche se questi ultimi non avevano rappresentanza politica in parlamento ed erano di entrambi gli schieramenti di destra e sinistra.
Oggi quando entri in un bar di cosa senti parlare? Principalmente di calcio o di tutto quello che i giornali sportivi raccontano. E poi di quello che i colleghi dei telegiornali raccontano nelle loro cronache con i migranti, in primis, e poi tutto il resto. A questo punto una domanda successiva a quella del titolo: ha ancora un senso parlare di politica? Non è che il mondo dell’informazione, con la marea di talk show che mette in campo dalla mattina alla sera, ha prosciugato la capacità dell’uomo comune di raccontare e raccontarsi la politica nel suo quotidiano? In poche parole: con la tv e tutto il resto, ha ancora un valore parlare di politica nella vita di tutti i giorni?
9 luglio 2019: Alle donne fa femminile tutta una linea di comportamenti?
Partiamo dal fatto che io sono un uomo. Cioè l’altra metà del cielo in fatto di sesso rispetto alle donne. Quindi chiedo venia se non sarò in grado fino in fondo di centrare l’obiettivo.
Poi però non si può prescindere da un dato di fatto: le donne hanno combattuto per ottenere quello che adesso hanno e stanno lottando giustamente per averlo sempre a loro disposizione. Ma la domanda adesso sorge spontanea: ha ancora senso un essere donna legato a lotte di più di 40 forse 50 anni fa, per non andare ancora più lontano?
Io credo sinceramente che le donne dovrebbero fare una sorta di esame di coscienza e iniziare a dire quello che veramente è necessario all’essere donna oggigiorno, con delle condizioni sociali cambiate, e quello che deve essere messo in cantina, partendo dalla moda fino alla società in cui tutti noi abbiamo un ruolo e come tale dobbiamo portarlo avanti.
Credo che gli uomini, a parte i soliti bastardi maschilisti che non la smettono di intasare le pagine dei giornali con i loro femminicidi che sono tutti da condannare, stiano facendo la loro parte. Ora spetta alle donne. Che hanno bisogno di aiuto come sempre, ma da parte loro hanno da fare repulisti di determinati comportamenti e atteggiamenti, che non fanno altro che mettere in difficoltà i maschi e li mettono davanti ad una scelta: assecondare la propria natura o fare le persone ragionevoli?
Essere primi nelle sciocchezze non vale nulla. Non come essere ultimi nel resto…
L’Italia è un paese magnifico. Ha tante bellezze, tanta cultura, tanta conoscenza. Ma ha le fogne in eternit, le società di nettezza urbana che non sono una eccellenza, la politica sempre a litigare e in campagna elettorale. E ciliegina sulla torta non può fare a meno di finire sui giornali per qualche scandalo di corruzione o per l’ennesima infrastruttura o luogo abitato che al primo problema finisce ko.
Ma per il resto siamo un grande paese industriale, abbiamo una grande ricchezza privata, siamo il paese più investitore nel mattone e soprattutto siamo un paese che ha grande diffusione nel mondo per un motivo o per un altro. La domanda allora a questo punto è una sola: perché a parte le cose meno importanti siamo un paese che non riesce ad essere in una posizione intermedia nelle classifiche che di tanto in tanto vengono diffuse sui giornali: voglia di sensazionalismo dei media?
Credo invece che i singoli cittadini non abbiano orgoglio di finire ultimi per inquinamento o per corruzione o per qualcosa di altro che ha un peso più tangibile. La cultura è più importante: siamo il paese della lingua di Dante. Non siamo però il paese dove venire veramente ad investire. Ce li procura Dante i finanziamenti?
Il reddito di cittadinanza si è rivelato un vero e proprio insulto
Dalle cronache dei giornali vengono fuori i primi risultati della distribuzione dei soldi del reddito di cittadinanza. Oltre che all’implementazione del meccanismo per cui è stato organizzato dai navigator e dalle proposte di lavoro. Spero di potermi unire ad un vasto coro per cui questo sostegno alle persone più abbienti è uno scherzo. E soprattutto dei più pesanti.
Non si tratta di criticare il meccanismo, che potrebbe avere un suo perché. La critica va alle cifre da meraviglia che sono state destinate ai singoli. Che non sono solo basse e inutili ad un vero e proprio sostegno. Ma sono completamente impari e squilibrate rispetto alla fatica che i singoli cittadini e i vari Caf e patronati hanno dovuto sopportare per le esigenze di documentazione delle singole richieste.
Quindi le questioni sono due: o il Movimento Cinque Stelle ha toppato, o la vita in Italia è talmente cara per cui i sostegni distribuiti sono troppo bassi.
Lascio ai lettori il giudizio finale.
Blogosfera del 5 marzo 2017
IL GIORNALE DELLA GIORNATA:
IL PIU E IL MENO:
Post it
L’affermazione di oggi
A me piacerebbe sapere…
LE STORIE:
Blogosfera del 4 marzo 2017
IL GIORNALE DELLA GIORNATA:
GLI EDITORIALI:
Ci sono altri paesi da osservare in Europa
LE RECENSIONI:
Blogosfera del 3 marzo 2017
Blogosfera del 2 marzo 2017
IL GIORNALE DELLA GIORNATA:
LE NOTIZIE DI CRONACA:
Macchina del caffè in regalo da Tom Hanks
LE RICETTE: