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Le prerogative del nuovo Presidente della Repubblica

In questo momento in cui si sta aspettando che si svolgano le elezioni del nuovo Presidente della Repubblica, non si può che iniziare a gettare qualche linea guida che il nuovo soggetto o la nuova soggetta dovrà rispettare.

Ci sono delle condizioni che fanno parte del percorso in cui si inserisce storicamente e istituzionalmente. Una nuova condizione però dovrebbe far parte della condizione in cui agire nel mondo moderno. Ma si potranno scoprire mettendo qui nero su bianco una per volta.

  1. essere apolitico/a

Non si può evitare che, anche da provenienza politica, il nuovo Presidente o la nuova Presidentessa eviti nella modalità e nella maniera più assoluta di rappresentare una parte politica. Beneinteso: si possono avere delle tendenze o delle prerogative. Ma si deve in ogni modo evitare che di fronte a governi aderenti o non aderenti ci siano delle frizioni o dei fraintendimenti.

  1. essere apartitico/a

Nel momento stesso in cui si diventa candidato o si raggiunge la carica, la tessera di partito deve immediatamente sparire. Perchè per un Capo dello Stato che si rispetti, la partitocrazia è come i pidocchi per un cane o un gatto: possono portare conseguenze di salute problematiche se non evitati sul nascere.

  1. essere equidistante

Un Capo di Stato, in quanto a capo dello Stato, non può che essere al vertice del paese. In quanto tale, anche se non proprio nel mezzo, deve fare la differenza. Deve rappresentare il più possibile tutti gli italiani. Sia rossi che neri che gialli che azzurri che verdi. Insomma: tutti i colori. Già la politica ne fa di tutti i colori… Quindi il Capo dello Stato deve riassumere dentro di se tutti i colori della politica italiana. Ma senza essere più da una parte o più dall’altra.

  1. essere social

Oggi non si può prescindere dalla presenza su internet. Bene inteso: non come un privato cittadino. Ma come il rappresentante degli italiani. Che come tanti altri italiani fanno presenza sul mondo dei social oltre alla semplice iscrizione sui principali canali internet. Già esiste il canale Youtube. Ma si può fare molto di più. Come già Sua Santità Papa Francesco fa con la sua utenza Twitter.

(Foto: https://pixabay.com/it/photos/italia-roma-vittoriano-516005/)

Prendere in famiglia un cane. Nel Covid…

Gli animali domestici hanno rappresentato per tante persone chiuse in casa durante i mesi del lockdown un bene o un male. Un bene perchè sono stati un appiglio a cui aggrapparsi nella solitudine o nella difficoltà di riempire le giornate. Un male perchè se i padroni si sono ritrovati intubati in ospedale, hanno dovuto soffrire l’isolamento e la reclusione in un canile. Per un periodo. O per sempre, perchè il padrone è morto.

Attualmente non siamo in tempi di lockdown. Ma se ci si trova confinati in una stanza d’albergo sanitario o ricoverati in ospedale, cambiano gli addendi ma la somma è sempre la stessa.

I canili e i gattili, perchè non esistono solo i cani, non saprei dire se stanno scoppiando. Ma se uno in questo momento volesse un cane o un gatto, per fare compagnia o per arricchire il proprio nucleo familiare, non cercherei per forza un lignaggio animalesco o della purezza sanguigna. Cercherei piuttosto, o offrirei se cosi possiamo dire insieme, salvezza per un animale. In molti casi abbandonato anche contro la propria volontà. Soffrendo un padrone a cui ha voluto bene ma che non potrà più vedere.

Gli animali danno molto affetto. E, anche se è un mantra un poco settario, chi non ha un animale non può capire. Proprio per questo, con coscienza e con razionalità, si può rompere una solitudine personale adottando un animale domestico. Io parlo di cani e gatti. Ma la varietà di animali domestici è molta. E ciascuno può trovare affetto dall’animale che preferisce.

Solo una cosa per concludere: gli animali domestici non sono tutti quanti quelli esistenti in natura. Gli animali venduti come tali, ma che tali non sono, non devono diventarlo. Fanno parte di un mondo che non è il nostro. E laggiù, nel loro habitat naturale, devono restare…

30 luglio 2019: Il Prodotto Interno Lordo non lo si patteggia

Ci sono cose nella vita economica di un paese che non sono opinabili. Cioè non sono soggetti alla opinione di nessuno ma dipendono però dalla capacità della gente di fare qualcosa per la propria sopravvivenza. Una di queste è il Pil del paese. Cioè quella capacità di fare reddito a livello nazionale.
Da una parte esistono persone che dicono che fare reddito nel paese sia una questione di minore tassazione a livello generale, cioè la destra che vorrebbe dire che meno tasse la gente può pagare più può investire nel proprio lavoro e nella propria vita lavorativa. Dall’altra esistono quelli che dicono che il modo migliore è far pagare più tasse alla gente ricca per investire sulla gente povera che così può lavorare più tranquillamente e fare reddito per il proprio paese. Questa è la sinistra, che contro i ricchi ha sempre avuto qualcosa da ridire e quindi vorrebbe che i ricchi sganciassero più soldi per lo stato e per i suoi conti.
In mezzo cosa si trova? La gente comune che fa fatica ad arrivare alla fine del mese e che non sa fare altro che vivere nell’assistenzialismo. Non è che l’assistenzialismo sia sbagliato. Sono gli italiani che non ne sanno fare un buon uso. Che non sanno investire su se stessi ed essere più produttivi. Il pil del paese dovrebbe essere fatto dalla gente che lavora. Ma chi lavora oggi? Perchè il Pil italiano è sempre cosi basso? Perchè si crede che fare Pil sia soprattutto una questione di come rendere produttiva una popolazione? Prima di tutto c’è da guardare cosa veramente vuole fare un popolo per il suo paese, prima di discutere su come fare Pil nel paese.

Blogosfera del 5 marzo 2017

IL GIORNALE DELLA GIORNATA:

IL PIU E IL MENO:

Post it
L’affermazione di oggi
A me piacerebbe sapere…

LE STORIE:

Il bambino

Blogosfera del 4 marzo 2017

IL GIORNALE DELLA GIORNATA:

GLI EDITORIALI:

Ci sono altri paesi da osservare in Europa

LE RECENSIONI:

Film: “Sballati d’amore” del 2005

Blogosfera del 3 marzo 2017

IL GIORNALE DELLA GIORNATA:

ZIPALTONE:

Pensiero numero centocinquantadue

IL PIU’ E IL MENO:

Post it
La domanda di oggi
Oltre la domanda di oggi…

Blogosfera del 1 marzo 2017

IL GIORNALE DELLA GIORNATA:

LE IMMAGINI:

Macron, Fillon e tutti gli altri candidati

IL VIDEOBLOG:

Santa Messa del 1 marzo 2017

Blogosfera del 28 febbraio 2017

IL GIORNALE DELLA GIORNATA:

POETICANDO:

Ridere

LE INTERVISTE:

Intervista a Fabri Fibra firmata “Che tempo che fa”

Blogosfera del 27 febbraio 2017

IL GIORNALE DELLA GIORNATA:

LE STORIE:

Il gatto peloso

IL BLOG DI MATTEO BAUDONE:

La riflessione di oggi

Blogosfera del 26 febbraio 2017

IL GIORNALE DELLA GIORNATA: