In epoca di grande tecnologia e di grande scienza si potrebbe dire: “Chi se ne frega? Faremo da soli!” Ma ahime non è possibile. Noi ci crediamo qualcosa di onnipotente e onnipresente su questo pianeta chiamato Terra. Ma siamo solo un piccolo particolare che nel tempo ha preso grande piede. E siccome crediamo nei numeri, il fatto di essere più di 7 miliardi ci da in diritto, sembrerebbe, di dettare legge in tutto e per tutto. Mentre invece dovremmo essere sempre più coscienti che siamo, come tutte le specie animali del pianeta, soggetti alla legge naturale che regola l’equilibrio di ogni cosa.
Già è un passo avanti che si stia bandendo quella cosa così pericolosa che è la plastica e le sue microparticelle che si sono diffuse nei pesci tramite la nostra vergognosa spazzatura. Ma non è abbastanza. Non sarà mai abbastanza. Ed è giusto che non sia cosi. Perchè le cose sono due: o ci diamo un motivo di come ci estingueremo a breve dato che siamo dei voraci distruttori, oppure iniziamo a darci una regolata, partendo da quei governanti arroganti e str**zi che si credono più divinità dei faraoni dell’antico Egitto. Questo 21 secolo deve essere e sarà il secolo in cui noi ci diamo una regolata tutti e iniziamo noi per primi, nel nostro piccolo, ad essere sostenibili per il nostro ambiente. Fino a quel momento, unto di gomito. E fino a quando le cose non sono a posto si china la schiena e ci si da da fare. Senza che ci siano dei bambini ad insegnarci ad avere giudizio e raziocinio. Siamo o non siamo esseri senzienti?
E’ o non è ora di fare qualcosa per noi e per il nostro mondo?
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