Il ministro Salvini ha tutto l’apprezzamento del mondo. Ma davvero tutto. Perchè pur non essendo quasi mai nel suo ufficio del ministero non si può dire che non sia un ministro che fa solo comizi elettorali. Cioè: li fa ma in parallelo, e credo nessuno possa negarlo, fa anche le sue visite istituzionali da bravo rapresentante del Governo presso i suoi sottoposti dele forze armate.
C’è una cosa che però fa veramente inorridire: che si metta a minacciare di fare delle denunce in giro perchè la sua volontà non viene rispettata. Cioè bloccare le navi di migranti che dovrebbero in linea di principio attraccare nei porti italiani ma lui, in base ad un volere di non accettazione dei migranti nel paese, le vorrebbe rispedire da altre parti. Pare sia indifferente dove possano andare a finire. Questa volontà di denunciare è proprio quello che si può dire la ciliegina sulla torta che dovrebbe far capire l’allargamento un po’ troppo eccessivo del volere di Salvini.
Con la volontà di non ripetere quello che fece Fassino dicendo a Grillo di fondare un partito che poi è diventato il Movimento 5 Stelle con tutte le vicissitudini che si conoscono, pregherei il ministro Salvini di rimandare, se ci riuscirà, le sue bizze da capo del governo a quando riuscirà a diventare il capo del governo. Adesso lui, è bene ricordarlo in generale, è si il vicepremier del governo Conte, ma soprattutto è un sottoposto del Governo Conte. Quindi faccia il bravo dipendente di governo e la smetta di sentirsi quello che è politicamente ma non definitivamente. E faccia attenzione a non farla fuori dal vaso, perchè è un attimo diventare da un ministro amato un ministro ridicolo.
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La non strategia delle bombe: bombardare non serve
Dovrebbe essere un discorso vecchio come il cucco, cioè vecchio quanto la storia dell’uomo. Ma qualcuno si ostina a rivangare la questione con una minaccetta ogni tanto. Si tratta del fatto di mettere delle bombe se le persone non fanno quello che vogliono determinate persone. Che fanno prima le loro brave e gratuite minacce, e poi si mettono a fare il piccolo chimico nel loro simpatico laboratorio e producono delle cose che fanno piacere e utilizzo unicamente per l’ingegneria civile, perché nel caso del civilismo si tratta di distruggere ma è un distruggere costruttivo, anche se sembra un controsenso.
Chiamandoli bombaroli: sono persone che prima di mettersi a spiegare le proprie ragioni e sentirsi dire se hanno un senso o meno queste ragioni, fanno. Fanno qualcosa che sa solo creare dei problemi alla gente in se e per se e poi alle forze dell’ordine che devono mettere una toppa alle problematiche che si creano dopo la fine della cosiddetta miccia. E poi, se proprio la si deve dire tutta, questi bombaroli non sanno fare altro che l’interesse degli altri, prima del proprio, perché una volta saltata in aria la bomba loro sono dei colpevoli e le persone, che di certo non hanno la voglia di fermare la propria vita, si scuotono la polvere dalle spalle e fanno una corposa pernacchia a tutti loro.
Alla fine della situazione, le bombe non pagano. Quindi le minacce all’inizio non fanno altro che escludere qualsiasi possibilità di dialogo, perché chi bombarda non viene nemmeno preso in considerazione. Una bomba esplosa sotto casa non la vuole certamente nessuno. Quindi un messaggio ai bombaroli: pregasi parlare e non bombardare, che tanto non serve a nulla.
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