Una cosa non riesco a capire del nostro attuale modo di governare il paese: perché non si dice chiaramente che da un certo punto in poi i cordoni della borsa del governo e dello Stato italiano non farà altro che portare avanti il disbrigo degli affari correnti e per il resto uno si deve arrangiare? Visto che abbiamo un così grosso debito pubblico, qualcuno dovrà pur iniziare una azione risanatrice…
Con questo non voglio dire che non si deve pagare quello che è necessario. Ma è come se per determinate cose non ci può essere se non lo Stato e il Governo che ci mettono i soldi per far andare avanti le cose. E’ come se mancasse la fame dei reduci della guerra che sfruttano gli occhi e il cervello al massimo per rendere il più possibile fruttifero quel poco che hanno e dare a se stessi tanto con il poco disponibile.
Basta pensare ai fondi europei: non si sente altro che dire del sotto utilizzo di cui l’Italia e padrona. Quelli non potrebbero essere sfruttati di più dai comparti del paese al posto della “borsa” governativa attuale? Io credo che questo paese potrebbe tornare ad essere più di quello che è adesso se si iniziasse ad aver “fame” e portare al massimo della produttività il poco di cui si è indubbiamente padroni. E credo che se Salvini dovesse lavorare di più per il paese insieme a Di Maio e a Conte dovrebbe iniziare a dare il verbo del buon esempio dei suoi sindaci e amministratori, che si spendano e adoperino il più possibile per sfruttare quel mare di soldi europei a disposizione e che nessuno sembra voler nemmeno guardare.
Insomma: sentire la “fame” e la “sete” di chi è uscito sconfitto da una guerra e deve autosostenersi con il poco che trova lungo il proprio territorio. Cioè i fondi europei.
La coscienza di essere autosufficienti
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