Perchè ho usato la parola “potere”? L’ho usata nel senso di potenzialità che porta. Nel senso di dare al soggetto museo una forza che magari ad altre latitudini non verrebbe osservata e riconosciuta. Perché infatti un museo ha un grande potere, a livelli multipli. È parte di un tessuto culturale che parte dal basso e arriva fino ad alti livelli di tipo nazionale, alle volte sovranazionale e in rari casi a livello umanamente universale. Ma prima di tutto bisogna partire dal soggetto, cioè dal museo.
Che cosa è un museo? È una raccolta di oggetti o di storie che rendono a chi lo visita un pezzo di quello che non conosce e che se conoscesse potrebbe avere un sistema di realtà differente rispetto al suo quotidiano. È per questo che si va per musei: non solo perchè in vacanza non si ha nulla da fare, ma anche per conoscere cose del passato che se abbandonate a se stesse nella natura non avrebbero un futuro. La domanda a questo punto è praticamente diretta: perchè non si valorizzano i musei quanto servirebbe loro per dare il massimo? Perchè sempre le solite polemiche sui musei e sulla cultura mangiapane a tradimento? Senza i musei in Italia non saremmo un paese turistico. Basta sputarci sopra!
3 luglio 2019: Il potere dei musei da non indebolire
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