Per una manciata di voti Mahmood non ha vinto l’Eurofestival a Tel Aviv. Ma prima di questo bisogna partire da Sanremo 2019 dove la sua vittoria ha avuto molte contestazioni. Infatti si sarebbe voluta per esempio Loredana Bertè se non gli altri finalisti sul podio. E sotto sotto sembra esserci lo zampino della sala stampa dei colleghi giornalisti, che ha spinto la vittoria di questo ragazzo con la sua canzone “Soldi”. Hanno fatto bene? Si.
Sanremo è Sanremo. Ma l’Eurofestival è l’Eurofestival. E questo la gente a casa dovrebbe valutarlo, visto che chi vince Sanremo va all’Eurofestival come concorrente per il paese. Non dico che Sanremo deve promuovere solo il migliore adatto alla gara europea. Ma siamo anche un paese che deve concorrere a quel contest, cioè a quella competizione. E l’italiano che deve combattere per noi deve essere adeguato ai tempi e alla cultura musicale del momento.
Non è possibile che la sala stampa debba fare più di quanto gli compete per mettere sul palco dell’Eurofestival chi può o meno avere i numeri giusti per combattere contro tutti gli altri paesi.
O per lo meno si può fare in modo che Sanremo rimane Sanremo. Con la sua gara superamata da tutti gli italiani. Ma dall’altra parte si piazzano dei giurati musicali che valutano o meno chi può essere più adatto a combattere nel paese di turno che il paese vincitore della passata gara europea. Così da una parte si accontentano gli italiani con il loro apprezzato maggiore. E dall’altra c’è il valido candidato per l’Eurofestival, senza scontentare nessuno.
Se tutte le volte è obbligatorio sopportare e dover ingoiare le polemiche delle votazioni più o meno valide di tutti quelli che votano per ogni edizione del Festival di Sanremo, meglio fare le cose separatamente…
La scelta più o meno azzeccata di Mahmood all’Eurofestival.
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