È sbagliato conoscere quello che gli altri ci vogliono dire

Su una tesi del genere, c’è un presupposto molto importante: alle volte gli altri possono essere tossici. Possono dire cosa negative o cattive che possono avvelenare la nostra correttezza o la nostra stabilità personale o spirituale. In questo caso l’errore è totale: non dobbiamo ascoltare gli altri.

Su questo si appoggia poi lo sviluppo di non dover ascoltare il nostro prossimo. Ma relegato solamente a quelle persone che possono non portarci conoscenza o si trovano in una situazione di disagio. Tale da avere la necessità di farsi ascoltare da qualcuno che ha un allenamento all’ascolto o alla conoscenza altrui. Come può essere un analista o uno psichiatra.

Perché magari noi non dobbiamo ascoltare gli altri. Per lo meno quelli più tossici. Ma per il resto l’ascolto non è totalmente negativo. Se non verso quelle persone che possono farci stare bene a parità di rapporto personale. Senza trovarsi in posizioni di rilevanza o di sudditanza.

Ribadisco che lo sbaglio sta esclusivamente nella scelta delle persone da ascoltare. Chiudersi totalmente al proprio prossimo è segno di problematica personale. Che deve essere affrontata con le giuste dinamiche. Noi siamo e saremo sempre animali sociali. Quindi con una socialità da svolgere più o meno approfonditamente.

Non ce lo dimentichiamo…

Marzo 2022

(Foto: https://pixabay.com/it/photos/uomini-intervista-strada-tv-6887838/)

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