Un principio, se cosi si può dire, della guerra è quello di danneggiare colui o colei verso cui si combatte. E allora quale fronte può essere tra i migliori che la base della nuova vita sociale delle persone come internet?
Fare la guerra su internet è un modo di danneggiare forse migliore della guerra fisica attraverso carri armati e fucili mitragliatori. Per un certo verso chi sta distruggendo case e ammazzando persone, oltre alla condanna capitale per cui la vita umana è sacra e inviolabile, non sta facendo adeguatamente i propri interessi. Danneggiare server e computer di persone importanti è più di far saltare un carro armato o radere al suolo un palazzo. Mi basti pensare ad un collega che dalla propria vasca da bagno sta facendo molti più danni sociali e informativi di tanti mezzi cingolati che transitano sul campo di battaglia.
Riuscire a dare testimonianza di quello che succede su un luogo sotto attacco può essere più controproducente di ammazzare uomini e donne. Perché nel mondo di internet fa più male il video della penna, rispetto a quando la penna faceva più male della spada.
Chi sta combattendo sui fronti fa meno danni di quanti ne faccia chi trasmette un video su quello che succede nei bunker o sulle strade dei combattenti. Perché, come si potrebbe dire, finché c’è internet c’è speranza…
Marzo 2022
(Foto: https://pixabay.com/it/illustrations/sfera-binario-i-dati-del-computer-63527/)